martedì 4 gennaio 2011

VALGONO PIU' I COCCI CHE I MALATI.

Le persone valgono meno del "patrimonio"artistico ed archeologico,per lo Stato.Figuriamoci che valore hanno gli oncologici terminali.Ammalati terminali siete meno che delle "cose"per lo Stato.Per il restauro ed il mantenimento del patrimonio artistico statale si spendono miliardi e se si verificano delle situazioni come a POMPEI,dove muri marci e secolari,decrepiti e fatiscenti,sopratutto per l'incuria,crollano,ecco un grido di dolore levarsi dall'intellighenzia.I mass media riportano tutto in prima notizia,pagine e pagine sui giornali,trasmissioni televisive ad hoc,telegiornali,radiogiornali che si interessano alla faccenda,insomma tutti ne parlano."Bisogna intervenire","E' uno scandalo,una barbarie".Per restaurare affreschi polverizzati dal tempo,quadri ormai stinti,statue monche,antichi vespasiani, i soldi si trovano.Bene o male sempre.Per gli oncologici terminali non ci son soldi!Per ottenere dei "raffazzoni",che non hanno più niente dell'originale,in quanto si ottengono praticamente delle copie clonate,c'è sempre lo stanziamento statale.Per dare un po più di vita ai malati terminali,non ci sono quattrini.Tanto sono "rotti",irrecuperabili,quindi da buttare nella pia discarica cimiteriale.Per il restauro degli affreschi di Giotto o della sua scuola,atomizzati dal terremoto,intervento rapido.Affreschi ridotti a particelle infinitesimali sono stati religiosamente raccolti,millimetro quadrato per millimetro quadrato.Sono state scomodate tecnologie costosissime per "ricostruirli",subito,dal giorno stesso del disastro.Microscopici frammenti,analizzati,catalogati,incollati "amorosamente"uno ad uno.Caspita un'OPERA D'ARTE UNICA mica si può buttare no?L'affresco restaurando muove una massa di interessi economici ed una volta taroccato al suo posto, renderà ancora in termini di afflusso turistico.Il povero disgraziato che si attende una cura oncologica non conta.Muoia quello.Non è mica "unico",come l'affresco,la casa dei gladiatori di Pompei e i dipinti dei lupanare antichi.Scherziamo?Tanto uomini e donne ne nascono in continuazione,il ricambio è assicurato.Per le "opere d'arte" non c'è ricambio.Quelle valgono!Ma ogni uomo e ogni donna son unici,almeno per se stessi e per i loro cari.Ma non conta.Il GOVERNO preserva il bene dei cittadini,blaterano.Non è vero.Preserva solo quello da cui ricava interesse.Quello che arricchisce il Potere.Con le opere d'arte ci si guadagna,in termini di giro di denari per la conservazione,per gli incarichi alle sovrintendenze,ai restauratori,ai musei,a tutta quella folla manutengola che dipende dal patrimonio artistico.L'oncologico terminale non è un bene artistico,è un essere "guasto",irrecuperabile,un costo "insopportabile".E poi non ci si guadagna nulla!Insomma è buono solo per il guadagno delle Agenzie di Pompe funebri.E' un guadagno anche quello no?Dunque è meglio affidarli agli HOSPICE con le loro "cure palliative",qualche cosa di buono ne ricavano.Incrementano se non altro il settore funerario,meglio che niente!

Nessun commento:

Posta un commento