TRATTASI DI PRENDERE COSCIENZA DI UNA REALTA' CHE IL SISTEMA HA CAMUFFATO PER CONVENIENZA ECONOMICA E POLITICA,CON L'INVENZIONE DELLE "CURE PALLIATIVE",ABBANDONANDO I MALATI TERMINALI NELLE MANI DI COLORO CHE DEFINISCO BOIA DI STATO E CHE HAN FATTO DEL DISPENSARE MORTE ANTICIPATA UNA FILOSOFIA CHE VORREBBERO DEFINIRE D'AIUTO PER CHI STA SOFFRENDO,RIDUCENDO IN MANIERA PREDEFINITA L'ASPETTATIVA DI VITA DEI POVERETTI CHE LORO DICONO DI TANTO AMARE!
venerdì 17 giugno 2011
HOSPICE E MATEMATICA.
Solo in VENETO attualmente operano 18 hospice per complessivi 151 posti letto.Pochi,qualcuno dirà.Sembrano pochi,ma questi "pochi"giacigli di dolore,veicolano per l'ALDILA',una media di 5ooo anime all'anno.E scusate se son poche!Guardate quante sono le REGIONI in ITALIA e vedrete che stima di decessi son attribuibili agli HOSPICE Italiani. E guardate che le stime son giuste.La Società Italiana per le Cure Palliative,applica rigidamente i suoi standard.La media di permanenza nelle loro "strutture"non supera i 15gg.Consideriamo solo il VENETO,su cui si è accentrata la mia ricerca. 5ooo pazienti all'anno,comportano una media di almeno 2o.ooo persone interessate agli eventi luttuosi,in fatto di parentela.Ora ,da queste decine di migliaia di personaggi,presi in considerazione,sin che mi è dato sapere,non si è alzata nessuna voce documentata di dubbio.A nessuno è mai passato per la mente,che l'evento luttuoso subito,sia stato un POCHINO AFFRETTATO.A che mi è dato riscontrare,nessuna voce di dubbio è mai stata ufficialmente registrata.Hanno tutti accettato per buono quanto gli addetti agli HOSPICE han loro propinato?Possibile che durino tutti lo stesso tempo,che sopravvivano tutti mediamente lo stesso tempo,i ricoverati negli HOSPICE?Capisco son TERMINALI,almeno così certificano le cartelle cliniche,ma i TERMINI non possono essere tutti così cronometricamente eguali.Non sono balle,controllate su INTERNET i dati statistici dei vari Hospice e vedrete.E' per questo che mi son interstardito e continuerò a denunciare,che negli Hospice si attua una EUTANASIA CAMUFFATA.Ho vissuto la realtà di un HOSPICE,il San Giuseppe di Marzana Verona.E' li che la mia accusa è diventata certezza.Ma sono il solo,almeno non ho ancora incontrato nessuno,che lo denunci ,nel sistema più immediato di cui disponiamo.La messa in RETE!Per quanto navighi,ho ancora da incontrare qualcuno che esponga la mia stessa tesi.Ma questi 2oooo in Veneto,hanno tutti accolto la dipartita del loro caro,come fosse acqua fresca?Oppure si son levati tutti finalmente d'attorno una scocciatura,hanno finalmente "ereditato"?Nessuno che abbia avuto dubbi sulla precocità dell'evento?Nessuno che abbia constatato che le CURE PALLIATIVE,altro non sono che un inganno semantico?Che non possono essere cure,la ESCLUSIVA SOMMINISTRAZIONE DI SEDATVI DEVASTANTI?Nessuno che abbia notato il veloce DISFACIMENTO DEL SUO CARO A COMINCIARE DAL PRIMO GIORNO DI RICOVERO?Gente entrata in pieno possesso delle proprie facoltà intellettive,e dopo solo poche ore,già avviate sulla via della riduzione allo stato catatonico,vegetale?Nessuno che abbia rilevato,come delle STRUTTURE che dicono attrezzate per il ricevimento di ONCOLOGICI TERMINALI,che abbia nella sua equipe MEDICI SPECIALISTICI?Non un ONCOLOGO,un CARDIOLOGO o che altro-Solo MEDICI GENERICI,che non effettuano nessuna visita se non ad occhio,usando esclusivamente a parametro la scala di RUDKIN,come osservazione visiva dello stato di sedazione?Avrete accompagnato il vostro caro,portando ai "medici",in accompagnatoria la sua cartella clinica.Vi siete mai chiesti che fine avrà fatto?Là ,buttata in un cassetto.a loro,ai palliativisti dell'HOSPICE non interessano le cartelle cliniche dei pazienti.Sanno già che son condannati!Li condannano loro.Quindici giorni e via.Non ci sono cure di mantenimento all'HOSPICE,nessuna.Solo le devastanti continue iniezioni sedative.Nessuno dei 20.ooo "cari" parenti che navighi su INTERNET alla ricerca di spiegazioni?Sono tutti e 2o.ooo stati così plagiati dagli appositi psicologhi dell'Hospice,da non avere un barlume di perplessità?Se navigate su Internet,propaganda pro HOSPICE ne troverete a bizzeffe.Gli HOSPICE propagandano se stessi come case di cura e amore.Attirano come il ragno le mosche nella sua tela.Anche su YOU TUBE troverete la verminosa auto promozione degli Hospice.Regalano la morte GRATIS gli hospice.Solo ai non abbienti però.Per compiacere un sistema che intende risparmiare sulla Sanità fino all'osso e che li ha muniti di licenza di EUTANASIA,camuffandola con la voce CURE PALLIATIVE.Ed è LEGGE dello STATO!Le cure palliative,son secondo la LEGGE cure a tutti gli effetti!Ma pensateci se son CURE non possono essere un PALLIATIVO e viceversa.Non vi pare?Eppure l'hanno fatta passare per buona.Intanto migliaia di persone muoiono prima del tempo.Ma non pensate che potrebbero avere avuto ancora mesi di vita se non qualche anno e che nel frattempo potrebbe accadere il miracolo di una scoperta,scientifica?Sopratutto o 2o.ooo del Veneto,e tanti altri di tutte le Regioni d'Italia,non vi interessa un cazzo della sorte che è toccata ai vostri cari?Siete tutti rimbecilliti o avete tutti il cuore di pietra?Io non cedo,io combatto per fermare,per cercar di fermare questo MASSACRO.Ognuno ha diritto di vivere tutta la sua vita.Certo che se vuole farla finita,è padrone di farlo.Ma tutti quelli che ho visto entrare all'HOSPICE di MARZANA,li ho visti con la speranza negli occhi.Una speranza che si spegneva subito,ventiquattrore dopo il ricovero,sostituita dalla luce ebete,che inducono le CURE PALLIATIVE!Sanoppe continua,anche da solo.Sanoppe ha capito che gli HOSPICE son lager.Sanoppe amava la sua DANI!
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Niente da aggiungere, hai scritto tutto tu: serve a togliersi un peso, mi viene da dire "morto" ma è una battuta pesante. Stare al fianco di un "malato terminale" costa in tutti i sensi, meglio far finta di credere o essere indotti a credere che si faccia il suo bene ricoverandolo in un hospice, etc. etc. Pensare fa venire il mal di testa...
RispondiEliminaMio fratello è entrato all hospice con le sue gambe la sera abbiamo guardato la partita in tv poi il giorno dopo ha chiamato il medico perché aveva dolore il medico mi ha mandato fuori, un infermiera mi ha accompagnato da uno psicologo e no. Capivo perché non ho più parlato con mio fratello, quando sono entrata nella stanza era sotto morfina, non me l hanno neanche fatto salutare, porci maiali schifosi avete fretta c'è bisogno di letti, la macchina deve funzionare
RispondiEliminaAnche io esperienza simile..... come sempre meglio accelerare la morte. Ma l uomo non ha la sua dignità indipendentemente dallo stato fisico? Evidentemente no, se non sei più utile vai fatto fuori..
RispondiEliminaUna domanda che mi
RispondiEliminaAssilla da quando un mio caro amico è entrato sabato scorso all’hospice lucidissimo e nel giro di 24h ha avuto perdita di lucidità , poi allucinazioni e ora lo hanno addormentato e aspettano la fine ....come fanno ad ottenere il consenso ? Il paziente firma il consenso quindi è a conoscenza sempre di tutto ciò che lo
Aspetta ?
Non mi va di urlare in rete ciò di cui non mi capacito. Non tutti riescono eppure non ho ereditato, non sono rimbecillita. Forse sto ancora troppo male x dar voce ai miei dubbi.
RispondiEliminaMi dica, l'autore dell'articolo, cosa facciamo con la sofferenza, l'ansia e l'angoscia di un paziente dispnoico e cachettico in fase terminale? Lo facciamo vivere nel terrore, per la paura di morire soffocato? Quando neanche la notte ormai porterà più riposo, cosa faranno i famigliari, che con tutto l'amore necessario non riusciranno più ad assisterlo, quando soccomberanno sotto la stanchezza e la tristezza nel vedere soffrire tremendamente il proprio caro?
RispondiEliminaIo ho accompagnato mia madre in Hospice - che ormai pesava 36 chili per colpa del cancro al polmone - per curarla dalla sua angoscia, ansia, peso sullo stomaco (del sapere che la morte era ormai vicina per non essere più in grado, tra le tante cose, neanche di andare al bagno da sola ed essere costretta a rivestirsi con l'aiuto del figlio o del marito).
La prima sera in hospice lei stessa mi ha chiesto di chiamare l'infermiera per iniziare la terapia (che lei sapeva serviva per curare l'ansia e l'angoscia).
Eppure, dopo una settimana che è la, continuo a starle accanto la notte (come ha fatto anche mio fratello) e parlo con lei, alle tre di notte, di cose sconclusionate e che la fanno sembrare una bambina. Sono contento di dire che non soffre più. Le chiedo come sta, quando la vedo "strafatta", e lei mi risponde dicendomi di stare bene. Morirà prima? E di quando? Di un giorno, una settimana? E chi ha l'autorità per stabilire che un malato terminale deve vivere gli ultimi 15/20/30 giorni della sua vita nel dolore fisico e psicologico? L'autore dell'articolo fa semplicemente il suo mestiere cercando di argomentare le proprie opinioni per "stare da una parte". E se mi si risponde che anche lui ha assistito un parente nella fase terminale della malattia, definendo eutanasia le cure palliative a cui è stato sottoposto il proprio congiunto, vuol dire che non ha capito nulla del proprio parente, per egoismo. Perché avrebbe preferito "egoisticamente" avere il parente vigile ma tremendamente sofferente. Io invece non sono più triste per mia madre. E poco mi importa che dietro ciò ci sia un giro di denaro enorme.
Approvo pienamente il suo punto di vista...forse colui che ha scritto articolo si schiera contro equipe medica,come se fosse politica.
RispondiEliminaUn po' di rispetto per chi soffre grazie!
MI CHIEDO COSA CI SIA DI POCO CRISTIANO DI PERMETTERE AD UN ESSERE UMANO DI POTER SCEGLIERE DI SPEGNERSI PRIMA..INVECE DI ASSECONDARE UNA FALSA MORALITA'..L'HOSPICE E' UNA CRUDELE AGONIA PER TUTTI...UN'EUTANASIA..CRUDELE..UNO STILLICIDIO PSICOLOGICO PER GLI AFFETTI..UNA CRUDELTA' INSENSATA...1.O I MALATI CONTINUANO A ESSERE CURATI FINO ALL'ULTIMO SECONDO DELLA LORO ESISTENZA...2. OPPURE SE DOLORE E AGONIA SONO INTOLLERABILI...E LORO LO DESIDERANO..EUTANASIA..
RispondiEliminaTrovo assurde questi insinuazioni. Amare è anche lasciar andare in pace chi si ama . Una vita buttata per mesi in un letto senza essere presenti a se stessi , senza riconoscere moglie e figli e magari diventare violenti a causa della malattia che ti distrugge .
RispondiEliminaDitemi questo è amare una persona? Se la malattia sta vincendo e sai che non hai speranze anche dopo l'ennesima speranza sfuggita di mano , non è meglio andare in pace e non soffrire più?
Io ho mio marito ,48 anni, sta morendo ovvio non si sa bene quando ma non manca tanto , lui non c'è più , nel senso che non è più lui , mi ama alla follia eppure in quest'ultimo periodo ha tentato di rompermi un braccio , ha picchiato la sorella e a stritolato la madre . Io non voglio ricordalo così , anche se so che in quei momenti non è lui.
Feci una promessa ' fino all'ultimo respiro a casa '
Ci ho provato credetemi erano 2 mesi che non dormivo non arrivo a 50kg e sono alta 1 metro e mezzo, in queste ultime settimane è peggiorato tantissimo tanto che ho dovuto cedere e portarlo in ospedale , ora spero lo prendano in hospice e spero davvero che trovi la pace che merita ha sofferto abbastanza .
Lasciar andare chi si ama è un atto d'amore e l'hospice può dare quel sollievo .
Credo che in certi casi gravi e complessi l hospice sia un aiuto... Tuttavia il sistema che vige comporta l'attivazione di protocolli che accelerano sicuramente il processo di morte.
RispondiEliminaCiò è da considerare attentamente. Non si può standardizzare gli interventi e provocare morti precoci in modo indiscriminato.
Conosco casi in cui la persona malata a casa ha vissuto incredibmdnte oltre le aspettative di tutti!