venerdì 19 novembre 2010

HOSPICE S.GIUSEPPE DI MARZANA.IL PERCHE' DELL'ODIO.


Tutti mi chiedono perchè mi accanisco contro l'HOSPICE SAN GIUSEPPE DI MARZANA VERONA,contro la sua equipe che definisco pseudo medica e le loro "cure".
"Perchè non avete visto in faccia la realtà della sua sostanza"rispondo io."Non ci siete mai stati e se qualcuno c'è stato,c'è stato per visita,colpito solamente dall'esteriorità della struttura e la melina del personale addetto.Avete visto semmai quello che volevano vedeste !".
Mi hanno ingannato sin dall'inizio nello sfibrarmi alla convinzione che fosse un "centro di recupero,di mantenimento",quelli del reparto Rianimazione di Borgo Trento.Volevano disfarsi di "Lei" a tutti i costi,malgrado la tenacia con la quale ho tentato di farla rimanere nel reparto.Poi son crollato.Nella visita preventiva di sopralluogo a tanto decantata Unità,un'altra bugia."La sederemo solo in caso di necessità.Se dovesse avere delle crisi respiratorie,stia tranquillo!".Non mi avevano detto che loro programmano la "durata"di un paziente definito terminale,senza se e senza ma.Che le veniva tolta l'alimentazione solida cui era abituata,che le venivano tolte tutte le altre cure cui era usa per necessità.Che non le veniva praticata alcuna terapia,il "niente" assoluto,fuorchè le loro "cure palliative"infami!Sedazione,sedazione ed ancora sedazione.Sedazioni somministrate in progressione geometrica,devastanti.Tutte menzogne,come pure le tanto decantate assistenze Psicologiche e Spirituali.Anche per il parente che assiste,per tenerlo su..Mi si può obiettare che io fossi refrattario allo psicologo.Certo.Ma non è compito dello psicoterapeuta forse, interpretare il soggetto ed agire di conseguenza?Cercare di vincerne la ritrosia,provare almeno?Meglio così avranno pensato,una rottura di meno!Tutto un proforma.-Non parliamo della cosidetta "assistenza spirituale".Il Cappellano,anche se sollecitato,mi ha negato la benedizione,una volta deceduta.Hanno una cappella bellissima all'Hospice,ma se ne servono solo per i vivi e per giustificare le loro menzogne sul "conforto spirituale".Non visitano i pazienti all'Hospice,non almeno nel metodo tradizionale in uso secondo la medicina definita ufficiale.Visitano ad "occhio",solo per constatare secondo la scala di Rudkin,lo stato di sedazione.Hanno già stabilito i tempi,solo controllano che l'andamento sia conforme alla loro manualistica SICP.Secondo il loro manuale "etico",sempre del SICP,tengono ad affermare che la vita per loro è sopra ogni cosa e che considerano la morte un evento naturale.Nè da contrastare,nè da accellerare.Provvedono al sollievo del dolore ed agli altri disturbi del paziente.Aiutano i pazienti a vivere in maniera "attiva".Certo imbottendoli di sedativi oppiacei devastanti e togliendogli ogni altra cura effettiva!Togliere ogni altro farmaco d'uso,non è solo di per se stesso un'acceleratore di morte?Loro praticano l'EUTANASIA CAMUFFATA,non ci son ne se e ne ma!Se uno ha un poco di sale in zucca capisce che quel che propagandano son balle."CURE PALLIATIVE". Ma se Palliativo e Niente si equivalgono,loro chiamano "CURE" il NULLA?Per qusto odio questa nuova compagine pseudomedica,la loro struttura che chiamano all'inglese Hospice ,le menzogne che raccontano.Han privato la mia Daniela della vita,prima che ne fosse l'ora,togliendole la forza di reagire e lottare,togliendole la speranza,il poter sperare!Ohh ma loro non fan niente dicono per ostacolare nè la vita e nè la morte.Son solo dei guardoni della Morte Dignitosa,come la chiamano loro,la Dea cui si sono votati dopo aver fatto abiura ad Ippocrate.
E ditemi,non dovrei combattere questi funghi venefici che stanno proliferando nel campo della Medicina e a cui nessuno sembra o voglia far caso?Mai,finchè vivro!

22 commenti:

  1. cure palliative non vuol dire "cura del niente".
    La cura palliativa cura il SINTOMO di una malattia che non si può curare o far regredire.
    Idiota.

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    1. Idiota tu imbecille che ti ostini a ripetere la parola "CURA".

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  2. Se per questo "idiota" mi sembri tu ed anche ignorante.Un palliativo non può curare i sintomi scemo!Se no non sarebbe "palliativo"!Quando ci sarai stato in un HOSPICE forse potrai parlare o sei il solito che pontifica da una tastiera da casa? Vedrai che cambierai opinione,coraggioso sulla pelle degli altri !

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  3. VERGOGNATI, VERGOGNATI, VERGOGNATI!!!!
    Dovresti solo ringraziare di avere una struttura come questa nella nostra città. Ho incontrato uno Staff di medici e infermieri professionisti, dotati di una umanità che non credevo potesse esistere, hanno accolto mia madre e tutti noi famigliari fino all'ultimo giorno in modo esemplare.
    Certo non potevano fare più nulla contro la malattia, il suo destino purtroppo era già segnato, ma è proprio in questi momenti, quando tutto sembra finito che scopri quanto sia importante vivere gli ultimi giorni in modo sereno, allontanando la sofferenza e dimenticare per quanto possibile il prossimo futuro.
    Non riesco a capire il tuo odio contro la morte, forse dimentichi che anche tu ci dovrai passare, è l'unica certezza che tutti abbiamo, ma quando dovesse arrivare sarebbe solo un lusso poterla affrontare in cliniche come questa.
    Le cure palliative non sono una fregatura come pensi tu, è invece una scienza riconosciuta dalla medicina tradizionale e ci sono casi in cui non applicarla vorrebbe dire accettare le conseguenze del dolore insoppostabile quanto inutile.
    Penso proprio che tu non riesca nemmeno a immaginare cosa vuol dire morire afflitti nella morsa del dolore, contorcendosi e urlando nella speranza che possa solo finire...
    Spero solo che chiunque abbia la sventura di leggere i tuoi folli discorsi, possano anche poter vedere il mio commento per poter trarne le giuste conclusioni.

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    1. Mi sembra che il folle sia tu caro Marcolongo.Sei tu il folle che credi nelle "cure palliative".Perchè non ti sei chiesto perchè invece di chiamarle con il loro vero nome,le chiamano "cure"?Ti sembra una cura quella di iniettare veleno?Perchè non dicono che "eliminano la gente " ?Ti sembra possibile chiamare "cura",l'abolizione completa di ogni farmaco curativo per scambiarlo solo con oppio e curaro?Ti sembra possibile che in un HOSPICE non vi siano medici specialistici?Oh certo,c'è un personale infermieristico adatto alle cure corporali,per mantenere gli internati in uno stato di decenza corporale.Ci mancherebbe altro.Ma non lo vedi che per il resto è tutta una finzione?Non lo vedi che il tempo di permanenza per ogni internato è stabilito da un programma di eliminazione coatta?Se non lo vedi,se non lo hai nè visto nè capito,sei cieco e sordo.Che cosa han fatto alla tua povera madre,se non somministrarle oppioidi e curari fino allo spegnimento?Niente.Niente accanimento terapeutico dirai tu.Tanto non c'era niente da fare.Non c'è niente da fare,perchè NON SI VUOLE FARE,PERLOMENO TENTARE!Se fosse stata il Presidente,il Papa,vedresti che avrebbero tentato. Ma all'Hospice troverai solo gente del popolo,ingannata d'ufficio!Ma tanto ti avevano convinto a lasciarla EUTANIZZARE vero?Ma si,i cavalli azzoppati vengon abbattuti da sempre!

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    2. Conosco bene l'hospice, ci sono passati tre miei cari fra cui mia madre.
      Sanoppe secondo me dovresti prendertela con i medici che ti hanno dato informazioni incomplete o distorte su cosa è un hospice invece di criticare la struttura in se'.
      All'hospice non prolungano la vita o addirittura cercano di farti morire prima? Il personale ti accoglie con affetto ma sperano che liberi la stanza prima possibile? Forse, anzi probabilmente ma in mezzo fra accanimento terapeutico e ultimi mesi di vita a soffrire dolori insopportabili rimbalzati fra un letto d'ospedale ed un altro, francamente l'hospice mi sembra un compromesso moralmente accettabile e civile.

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    3. Caro Carlo tu parli di "compromesso"come la migliore delle soluzioni.Ma per chi?Hai chiesto a chi c'era dentro se per lui era la soluzione migliore?E se poi i "dolori insopportabili"non ci sono?Se per caso il MALE è solo (si fa per dire)una condizione di lento spegnimento?Eh ,la tesi comune è quella discegliere per altri,senza interpellare l'nteressato!E poi finiamola con l'esaltare l'abnegazione con cui vengono trattati i pazienti all'HOSPICE!Finiamola una buona volta!Cosa vorreste che trattassero gli internati a calci in culo?E' normale e logico che vengano trattati bene.Non fate gli stupiti davanti a questo fatto.Stupitevi invece che SIA NORMALE spedirli "dolcemente" al creatore!SVEGLIATEVI UNA BUONA VOLTA!Adesso mi incazzo veramente!La vostra pietà è solo ipocrisia dannosa!Uccidere per pietà è sempre uccidere.Se sei stato in un HOSPICE,come dici,vedrai che nessuno ha mai chiesto di essere eliminato!Tutti sperano,ma voi del palliativo spegnete anche questa piccola fiammella!Uccidi la speranza ed avrai sconfitto ogni resistenza al male!Pensaci Carlo!

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  4. Rispetto il tuo dolore e probabilmente la tua difficile elaborazione del lutto ( a quanto pare sei nella fase della rabbia visto che spari a zero su un argomento di cui conosci davvero poco ), ma mi sento in dovere essendo un sanitario di intervenire.
    Tanto per cominciare facciamo un po di chiarezza con i termini
    PALLIATIVO ( dal latino "pallium" ) significa : mettere un velo, mettere un velo alle sofferenze
    CURARE significa attuare tutti i trattamenti clinici/oncologici specifici per quella patologia con lo scopo di guarire
    CURE PALLIATIVE significa attuare tutte le cure da un punto di vista multidimensionale per la persona,quando la naturale evoluzione della patologia oncologica porta alla morte, quando cioè non vi sono trattamenti medici/chirurgici in grado di far guarire la persona dalla sua patologia. Lo scopo cardine delle cure palliative è il raggiungimento della MIGLIOR qualità di vita possibile anche nella fase terminale, dico "miglior" perchè è ovvio che se devi morire la tua qualità di vita è indiscutibilmente compromessa!
    Credo che le cure palliative rappresentino finalmente il PROGRESSO nella Medicina Tradizionale così come la intendiamo ora, una persona non è la sua malattia o il suo tumore, la persona è ben altro e MERITA di affrontare la morte nel miglior modo possibile.
    Uno dei sintomi più angoscianti e difficili da trattare nelle ultime fasi di vita è la DISPNEA ( cioè la difficoltà nel respirare) che va trattata esclusivamente attraverso la sedazione palliativa.
    Per sedazione palliativa intendo l'abolizione farmacologica della coscienza quando il sintomo diviene refrattario, cioè altamente invalidate per il paziente e non responsivo ad altre terapie. Ho visto tante persone morire e tante persone soffrire e a nessuna piace che il dolore le faccia compagnia, quindi gli oppioidi ( che sono dei farmaci ) vanno usati!
    Mi auguro che le cure palliative si diffondano anche a tutte le altre patologie croniche o acute, perchè tutti dobbiamo morire ma non tutti abbiamo la fortuna di vivere in modo qualitativo...

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  5. ANDREA DALLA VALLE,un medico ha risposto al mio post,sopra stante,proprio come farebbe un medico,come farebbe un meccanico in presenza di un catorcio.Caro il mio medico fai presto a discorrere tu,che della morte,della sofferenza,fai una professione.non ti critic,,perchè fai il tuo mestiere.Ma provati a ragionare come un essere senza Laurea in medicina.Come una persona comune .Non è vero che non me ne intando,di Pallium e della sua traduzione in velo.Ho studiato latino anch'io ai miei tempi,che credi?Solo che non accetto e mai accetterò questa forma di EUTANASIA CAMUFFATA che si perpetra negli Hospice.Dato che ti picchi di latino sai che vuol dire SPES?Certo che lo sai,solo che la tua professione ti porta solo al pragmatismo medico.Come dire,ci son morti in guerra!Son morti per la Patria.Sai quanto gliene frega a chi muore ed ai suoi cari della Patria,davanti la morte?Così ti rispondo io.Sai che me ne frega se dalle vostre diagnosi,stabilite che non c'è più speranza?Sai che me ne frega se coprite l'Eutanasia con un PALLIUM.?Provaci a passarci,forse ti verrà qualche dubbio,caro il mio medico,magari giovane e animato da "furor operandi professio"!

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  6. E' una responsabilità enorme la decisione/sentenza di questi medici, noi poveri non abbiamo alternative di fronte alla scelta.Spero che ci sbagliamo entrambi sul giudicare questa realtà.
    Ma nessuno può sostitiursi a Dio, e al Suo Giudizio....uccidere è il peggior oltraggio al Signore che un uomo possa compiere su questa Terra.Pensi veramente che non possa mai rimordere la coscienza a nessuno di quelli che collaborano nella struttura? Spero, ripeto, che questa terribile esperienza non abbia accecato la nostra visione con la rabbia per essere così impotenti...e che ci sbagliamo.

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  7. Mio marito c'è stato per tre mesi ed io con lui...nessuno lo ha sedato sino a che non l'ho chiesto io, nessuno lo ha ucciso.
    Tutti ci hanno aiutato e ci sono stati vicini.
    Angeli, senza discussione.

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  8. Ma che stupidaggini è in grado di partorire la mente umana. Ho avuto due cari amici e una cugina ricoverati all'hospice, due a Bologna e l'ultima a Roma. Queste strutture danno dignità alla morte, il personale che vi lavora, è altamente qualificato è umano, soprattutto umano. Per le cure, poi, danno quello che purtroppo si può dare, pur sapendo che a poco servono. Ma al di là di questo, tutti sono vicini all'ammalato e ai famigliari.

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  9. Una mia carissima conoscente é entrata in hospice che stava bene anche se con un dolore alla schiena dovuto ad un cedimento di una vertebra a causa dell' osteoporosi e con un tumore al polmone ma senza metastasi e senza tosse. Dopo circa 14 giorni sta morendo...come è possibile? A me la cosa appare alquanto sospetta...

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  10. La mia amata Lucia, 47 anni, esattamente un mese fa è entrata in un Hospice. Lucida, con cibo solido e deambulante e dolori sopportabili.
    È stata solo 5 giorni fino al decesso. Al momento che è entrata si curava i dolori col Tachidol come faceva da mesi a casa e come nei 20 giorni di Reparto oncologia con 2 chemio fatte in settembre. Vorrei propeio sapere se la crisi respiratoria arrivata all'improvviso nell'Hospice al terzo giorno è sopravvenuta per i sedativi e narcotici o per la malattia.
    Poi vorrei sapere se le schede del dolore le compilano in modo arbitrario per giustificare la somministrazioni di oppiacei e curaro, veleni mortali, e se un dolore trattato con tachidol all'improvviso diventa insopportabile e refrattario solo perchè qualche sanitario così lo indica sul modulo.
    Assistenza nulla dopo il decesso. E prima del decesso visite ad occhio.
    Nessuno la notte del decesso mi ha saputo dire cosa è successo.
    L'operatrice sanitaria quella notte mi ha solo detto di tornare il lunedì pomeriggio per parlare col medico se volevo sapere.
    Nonostante ero l'unico ogni giorno vicino alla mia cara Lucia, chiamato il care giver, nessun prifessionista si è preso la briga di dirmi la situazione o cosa stavano facendo a livello di farmaci o sedazioni.
    Uno schifo totale.

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  11. L'eutanasia nascosta si pratica eccome, mascherandola come terapia del dolore con dosi massicce di morfina, midazolam e fentanyl. Assistere i malati cronici costa ed in questo sistema pseudosanitario, che basa tutto sul lucro, bisogna risparmiare e non sembra vero di poterli eliminare dolcemente essendo pure ringraziati dai parenti. Non c'è che dire, davvero una bella trovata. Una trovata di morte.

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  12. Mi piacerebbe sapere come trovarti.

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  13. Confermo l'esperienza dell'autore dell'articolo, mia madre da che era stabile è morta con la schiuma alla bocca segno di overdose di medicinali, infatti non la nutrivano nemmeno con la sacca alimentare considerato che dal giovedì alla domenica era sempre la stessa sacca per un totale di 1400 calorie ed era ancora piena per un terzo. Che siano maledetti.

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  14. La psicologa dell'Hospice è meglio perderla che trovarla !!

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